Il nome Spagna è fortemente evocativo: sangria, sole e paella, corrida e passione ovunque, nell’arte e nell’architettura come nello spirito festaiolo che contraddistingue notoriamente questa destinazione. Meno conosciuta è la Spagna culturale e letteraria, una nazione di grandi e piccoli segreti e di itinerari celati, dal sapore autentico e forte: anche questa è una Spagna che vale la pena di scoprire, nelle sue contraddizioni e nei suoi anfratti più misteriosi.
Il Clima della Spagna
Si tende a pensare che la Spagna sia una nazione assai soleggiata e calda, ma non è proprio così. O meglio, questo Stato conosce tipologie di climi differenti a seconda della zona che si prende in considerazione di volta in volta.
Le regioni della costa Atlantica (detta zona Galiziana od Oceanica) sono caratterizzate da un clima umido e piovoso, tendenzialmente fresco. Le precipitazioni sono davvero intense fra ottobre ed aprile, dai 1000 ai 2500 mm all’anno, e sono influenzate dai venti che soffiano dall’Oceano Atlantico e che spingono sulle coste le perturbazioni che hanno accumulato e trasportato dall’Oceano. Le temperature a Bilbao, durante la stagione estiva, stazionano sui 24-26°, e la presenza dei venti rende questa stagione piacevolmente fresca.
Il clima continentale della regione interna presenta inverni piuttosto freddi. Madrid, capitale del paese, è rappresentativa in questo senso: si trova sulla Meseta, a circa 600 m di altitudine, a gennaio il termometro scende anche sotto zero (nevicate e gelate non sono infrequenti) e le temperature massime non superano i 10°. Le precipitazioni sono meno intense che sul versante atlantico ma comunque presenti.
Man mano che si sale di quota gli inverni diventano più rigidi, come ad esempio accade sui Pirenei o in Sierra Nevada.
Per quanto riguarda l’estate nella regione continentale, è prevalentemente calda e soleggiata, con presenza di numerose giornate torride sull’altipiano. A Madrid non è affatto raro che le temperature superino i 35-36° toccando anche la soglia dei 40°. L’escursione termica è notevole, a causa dell’altitudine, mentre la piovosità è scarsa. Alcune zone dell’altipiano della Meseta sono talmente aride, durante i mesi estivi, da giungere ad assomigliare a dei piccoli deserti.
Sulla costa Mediterranea, che include città come Valencia, Barcellona e le Isole Baleari, l’inverno è abbastanza mite, le piogge più rare e le giornate di sole più frequenti anche durante la stagione invernale: basti pensare che a Barcellona le temperature minime stazionano sui 5-6° anche a gennaio e febbraio.
Le perturbazioni sono abbastanza scarse, grazie al fatto che queste zone sono naturalmente protette dai fenomeni oceanici provenienti da occidente.
Per quanto riguarda la stagione estiva, la zona mediterranea conosce mesi caldi ed afosi, soprattutto nella regione dell’Andalusia, considerata tra le più “africane”c in Europa. Siviglia è infatti la città più calda d’Europa, e raggiunge senza il minimo sforzo i 40° ed oltre! Le temperature medie si aggirano attorno ai 28-30°, in alcuni casi la presenza della brezza marina tempera il calore rendendo anche i mesi più afosi sopportabili. Durante i mesi estivi le precipitazioni sulla costa mediterranea sono ridotte al minimo, a tal punto da far temere in alcuni casi la siccità. Più si prosegue verso sud, più la scarsità di precipitazioni risulta problematica: ad Alicante, ad esempio, cadono solamente 370 mm di pioggia in un intero anno.
Doveroso un accenno alle zone insulari, in particolare alle Isole Baleari, dal clima mediterraneo, e alle Isole Canarie, disperse nell’Atlantico a latitudini tropicali, queste ultime caratterizzate da un clima caldo tutto l’anno e dall’assenza pressoché totale di piogge.
Alta e Bassa Stagione in Spagna
La Spagna è una destinazione molto apprezzata durante tutti i mesi dell’anno, ma senza dubbio l’alta stagione risulta essere quella estiva. Se si vuole visitare Madrid, o comunque le regioni continentali, è meglio optare per i mesi fra aprile e giugno, quando le temperature sono più basse e questo vale in particolar modo per l’afosa quanto stupenda Andalusia.
Nella zona Mediterranea (Barcellona e Valencia in primis) non esiste un mese che non sia considerato alta stagione, per quanto riguarda i prezzi. Barcellona in particolare è sempre una meta gettonatissima, e durante il periodo estivo la lievitazione dei prezzi delle strutture ricettive è fisiologica (anche se, come già detto, la differenza non è esorbitante). Il vero problema di questa e di tante altre città della costa mediterranea è l’affollamento che tende a rendere invivibili le spiagge e le maggiori strade cittadine ed a favorire la microcriminalità. Lo stesso discorso valga per le isole.
Il periodo migliore per visitare Barcellona e le altre città meridionali con tutta calma è quello primaverile o invernale, dato che anche quest’ultimo è soleggiato e non piove quasi mai.
Se volete recarvi nella zona atlantica ed in Galizia, preferite i mesi estivi (la temperatura dell’Oceano staziona attorno ai 20-21°).
Eventi in Spagna
La Spagna è culla di eventi tradizionali rinomati in tutta Europa. La maggioranza delle celebrazioni tradizionali spagnole ha a che vedere con la profonda fede cattolica che si è sviluppata di pari passo con la storia di questa nazione.
Vogliamo ricordare la “Semana Santa” (la Settimana Santa), durante la quale potrete assistere alle folcloristiche processioni religiose che si tengono in tutte le maggiori città del paese, ed il Capodanno, molto sentito dagli Spagnoli.
Una delle feste profane più sentite e partecipate dell’intera nazione è, senza dubbio, la Tomatina. La tradizionale battaglia di pomodori che si tiene a Buñol in memoria, come narra la storia, di una zuffa fra ragazzini avvenuta nel lontano 1946, oggi attira migliaia di turisti e cittadini che si combattono a colpi di pomodori ben maturi. Al termine della competizione si può partecipare alla scalata del palo della cuccagna, e in palio solitamente vi sono prodotti locali.
Ma i nostro eventi Spagnoli preferiti sono sicuramente le ferias che si svolgono in primavera in tutta l’Andalusia. Molto famosa è ad esempio la Feria de Abril di Siviglia, che si svolge due settimane dopo la Pasqua. Si tratta di feste popolari molto partecipate dalla popolazione locale e, invero, poco orientate ai turisti. Vi è un grande sfoggio di costumi tradizionali, che vengono portati con orgoglio dalle giovani donne e dai loro compagni, musica, tanta allegria, sia nella piazza sede della festa che in tutte le vie della città. La festa in genere si svolge all’interno di “stand” privati delle varie associazioni e gruppi di flamenco, ma ambientandosi un poco e magari conoscendo qualcuno, è possibile entrare in alcuni di essi ad accesso più libero. Oltre a birra e sangria, si beve tanto sherry “fine” (ottimo vino bianco secco).